Pagine

domenica 24 marzo 2013

STORIE DI ANIMALI

Storie di cani, gatti, pesci, ecc. 
Racconta la tua!

16 commenti:

  1. KYMMI
    Era una sera del febbraio di due anni fa ,più precisamente il ventisette, quando è nato il mio cane.
    Durante il pomeriggio la cagna dava già dei segni che facevano pensare che da un momento all'altro sarebbe nato qualche cucciolo. Ad un certo punto uno di quelli che avrebbe tenuto un cane,sentì dei versi provenire dalla cuccia. Ci venne subito a chiamare, io, mio papà e Mauro, andammo a vedere. Ne erano nati tre: due maschi, uno senza coda, e una femmina tricolore. Io scelsi quello senza coda perché mi sembrava il più strano e lo chiamai KYMMI.

    RispondiElimina
  2. Io so una storia un po' buffa ma triste. Conosco una persona che aveva tre pesci, questa mia amica ha preso il pesce in mano lo ha schiacciato e gli è uscito l'occhio, l'altro per la paura che lo facesse anche a lui mori all'improviso e l'altro si nascose e non lo trovarono più.

    RispondiElimina
  3. Questa è la storia del mio gatto:
    Un giorno un signore avvisò mia mamma di aver sentito dei miagolii provenire dal cofano della sua auto.
    Lei andò a controllare e trovò un gattino aggrappato al motore. Pensate se nessuno glielo avesse detto, che bel purè di gatto! Dopo una lunga lotta per evitare i graffi, riuscimmo a tirarlo fuori e portarlo in casa per sfamarlo dandogli del latte e del prosciutto. Il gattino spaventatissimo, si lanciò dal terrazzo e noi ci rassegnammo al pensiero di non rivederlo più. Il giorno dopo con grande sorpresa lo ritrovammo SOTTO IL PARAFANGO DELL'ALTRA AUTO!! Lo riportammo in casa ed essendo sporco di grasso lo lavammo e aimè prese la bronchite. Iniziammo a portarlo dal veterinario e a curarlo. Da quel giorno diventò il nostro gatto Timmy.

    RispondiElimina
  4. Riccardo Galluccio
    Mentre andavo dal veterinario con mia zia e mia nonna per portare la nostra gattina Giulietta, abbiamo visto una persona che buttava nella spazzatura un sacco grande che si muoveva e si sentivano dei miagolii e dentro c’erano cinque gattini disperati. Li abbiamo presi e portati con noi dal veterinario, ma lui poteva tenerne solo tre. Così non sapevamo cosa fare con gli altri due e chiedendo un po’ a tutti , alla fine uno lo ha preso il vicino di casa della nonna e l’ultimo un’altra signora. Alla fine ero molto felice perché siamo riusciti a salvare e sistemare cinque gattini.

    RispondiElimina
  5. rolando chiara (1e)30 marzo 2013 alle ore 14:21

    tutte belle storie.. ma io.. non ne ho da raccontare! :p

    RispondiElimina
  6. Valentina D'amico 1D
    una sera mentre cenavamo sentivamo piangere un cane,ci siamo affacciati dal balcone e abbiamo visto che un signore trascinava un cucciolo legato alla sua auto, mio fratello quando ha visto è sceso subito e lo beccò fermo al semaforo, gli chiese cosa stava facendo e lui gli rispose volgarmente dicendogli di farsi gli affari suoi poi prese il cane in mal modo e lo buttò in auto gridando alle persone che erano fatti suoi cosa facesse col cane e se ne andò in campagna a fargli altre crudeltà.Una signora fotografò la targa e lo denunciò.Secondo me tutti dicono che l'uomo è il miglior amico del cane ma a volte non è vero perchè molta gente li maltratta e li abbandona come se niente fosse.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Questa è la storia di un Husky, uno di quei meravigliosi cani dagli occhi di ghiaccio ma, come tutti gli altri cani, dal cuore sincero, gioioso e pieno di vita.
      Amava passeggiare qua e là, era uno spirito libero e spesso, attirato dalle galline del vicino, si addentrava incuriosito in quel pollaio.
      Ma come disse Anacreonte «Tremendo è l’abisso dell’Ade e inesorabile la sua discesa: perché chi vi precipita è legge che più non risalga…», ignaro di ciò il povero Husky un giorno, l’ultimo dei suoi giorni, si addentrò in quel pollaio, tana della sua morte.
      Pare che il proprietario delle galline, stufo di questo Husky che gironzolava nella sua proprietà, non abbia ritenuto opportuno parlare con il padrone dell’animale chiedendogli, civilmente, che esso non oltrepassasse più quel limite, no! Pare piuttosto che abbia ritenuto opportuno farsi giustizia da solo prendendo a sprangate il cane e, dopo averlo finito, buttandolo sui binari della ferrovia, forse per sviare i sospetti su di lui.
      Qualcuno ha avuto il coraggio di affermare, come se questa fosse una giustificazione: «il cane era entrato a casa sua e forse lo ha anche morso». Ma dunque, basta questo per autorizzarci ad uccidere un essere vivente?
      Se questi sono i pensieri che circolano in giro, dovremmo davvero guardarci meglio allo specchio ponendoci qualche domanda.
      Ma c’è un’altra storia altrettanto sconvolgente che vogliamo raccontare. La storia di un cane seviziato barbaramente e ingiustificatamente da quello che dovrebbe essere un animale sociale, l’uomo.
      Ne parlano, con profondo rammarico, due cittadine scordiensi, socie dell’associazione “Mi fido di te”, Rosalba e Mariapia: «Nel pomeriggio dello scorso 25 settembre siamo stati avvertiti da un ragazzo, che transitava sulla Scordia/Militello, della presenza di un cane sul ciglio della strada con le zampe posteriori legate. Senza indugio ci siamo recati sul posto e là, ORRORE, scopriamo che il cane aveva le zampe legate con un doppio filo di ferro talmente stretto da avergli messo a nudo le ossa delle zampe. Era privo di un occhio e cieco dall’altro. Aveva bruciature e cicatrici di altri supplizi sul tronco e sulle zampe anteriori.
      Superato lo sgomento, dolcemente, lo abbiamo caricato in macchina e portato dal veterinario, ugualmente sconvolto dalla cattiveria umana.
      Non c’è stato nulla da fare e l’eutanasia è stata, forse, l’unico gesto d’amore di un essere umano nei suoi confronti.
      Ferocia umana su un animale che non aveva fatto nulla a nessuno e che chiedeva solo di vivere.
      Chiediamo alla “Bestia” o alle “Bestie” che lo hanno ridotto così se riescono a dormire serenamente la notte». Si conclude così il racconto amaro di due esseri umani sconvolti dall’essere umano stesso, il quale con coscienza e freddezza è spesso capace di miserabili gesti. Gesti ignobili che si commentano da soli.

      Elimina
    2. questa storia in alto lo presa da un sito mi ha colpito molto perfeno mio fratellodi 21 si è messo a piangere

      Elimina
  7. Il mio vicino di casa aveva 2 gatti.Li lasciva liberi e siccome la sua casa è molto vicino alla strada, i suoi gatti spesso rischiavano di finire sotto una macchina, ma mai era successo davvero. Un giorno 1 dei 2(quello che si chiamava Luna),viene investito da 1 macchina che gli stacca la testa!POVERINO!!!!!!!!!!!!!
    Da quel giorno l'altro gatto si guarda bene dallo stare vicino alla strada e ogni volta che qualcuno gli nomina il suo amico Luna, lui si mette a miagolare si struscia contro le gambe di chi gli ha rivolto la parola.

    RispondiElimina
  8. belle storie!lorenzo 1d ti devo chiedere una cosa rguardo la tua stora ma quel mauro che c'e nel racconto e mio papa???

    RispondiElimina
  9. STORIA DI REX UN CANE IN CERCA D'AMORE!
    LA STORIA DI REX. Il 12 giugno scorso è entrato al canile comunale di Imola Rex II, un cane costoso e con pedigree, che era con la famiglia fin da cucciolo, ma era sempre stato considerato poco dai suoi proprietari. Dopo una segnalazione di maltrattamento alla Polizia Provinciale, il proprietario per evitare la denuncia ha deciso di rinunciare al suo bellissimo cane, bisognoso di cure urgenti.
    Rex II aveva un tumore ulcerato sul muso, ma il proprietario sosteneva di "non avere i soldi per curarlo". Il Canile, nonostante le sue pochissime risorse, è invece riuscito a curare il cane al meglio dallo staff veterinario. Si tratta di un cane ormai anziano - di circa 13 anni - ma dopo una cura di antibiotici per rimetterlo in sesto e molti manicaretti gustosi per fargli prendere un po' peso (all'inizio era troppo magro e debole per affrontare un intervento), il tumore è stato asportato con successo.
    Cani abbandonati: la storia di Rex, malato, maltrattato poi la
    Oggi, dopo le cure di CoAla, un bel bagno, qualche pettinata, qualche kg in più e un po'di affetto, Rex è più sereno e più bello che mai. Va a correre nel prato, gli piace seguire le operatrici quando le vede passare in giro per il Canile (sintomo di anni di solitudine), apprezza le coccole e va a salutare anche i cani chiusi negli altri box. “Abbiamo tifato per lui, gli siamo state vicine quando era malato, e ora cerchiamo per lui una calda famiglia che lo accompagni nella sua vecchiaia e lo accolga con l'amore che non ha mai conosciuto”furono le parole di una delle operatrici. (CoAla= Cooperativa Assistenza e Lavoro per gli Animali)
    ________________________________________________________________________________
    Un altra storia ke conosco è quella di Jerry.
    Jerry, il Breton di 13 anni dal pelo di color bianco rossiccio, che ha trovato casa e famiglia. Nel novembre dello scorso anno era stato salvato dagli agenti della Polizia municipale di Desenzano, che avevano risposto alle sollecitazioni di una coppia di fidanzati. Questi avevano udito lamenti provenire da sotto un deposito di materiali edili in località Grezze. Scavarono e si scoprì che qui era stato sepolto vivo dal proprietario, un cacciatore desenzanese ora nei guai per un procedimento penale per maltrattamenti.
    Soccorso e salvato dopo essere rimasto sepolto per 40 ore, Jerry fu curato dai veterinari del canile sanitario di Bresica mentre il suo proprietario fu denunciato. Il cane, nonostante età e acciacchi, si è ripreso, venendo poi affidato al canile intercomunale di Desenzano. La sua storia aveva commosso l’Italia e numerosissime erano state le richieste di affido, compresa quella della figlia di Celentano.
    Sopito il clamore mediatico i responsabili del canile hanno una famiglia desenzanese idonea a prendere in affido Jerry che ha non pochi problemi di salute. L’affido è stato approvato dall’autorità giudiziaria.
    --------------------------------------------------------------------------------
    Quest'ultima è la storia di Barnie
    Il dramma, stavolta, è accaduto pochi giorni fa' ad Isola del Liri, in località Carnello, a pochi chilometri da Frosinone. Un cucciolo di cane meticcio, adottato dagli abitanti del luogo, è stato legato per le zampe posteriori e arso a testa in giù al rogo di un falò. Creduto morto, è stato trascinato dai suoi carnefici per la strada, per poi essere gettato in un cespuglio, come un rifiuto, come un giocattolo vecchio che non diverte più. Il povero cane è stato ritrovato miracolosamente ancora in vita da alcuni abitanti della zona ed è stato immediatamente sottoposto alle cure d'emergenza del veterinario e di alcuni volontari di un'associazione per la tutela degli animali. Sembra che riuscirà a salvarsi, ma le cure saranno lunghe e dolorose: il cagnolino presenta tremende scottature sul muso e sul resto del corpo, per le quali sono previsti mesi di assistenza per un recupero quantomeno dignitoso...

    RispondiElimina
  10. io invece vi voglio parlare della mia coniglietta,Nuvola.
    Io vorrei tanto avere un cagnolino ma mio papà non vuole perchè dice che è troppo impegnativo.Così quando tornavo a casa ero sola,c'era solo mio nonno che sta vicino a casa mia.Alla fine dopo tante suppliche i miei mi hanno comprato una coniglietta,Nuvola.Non era proprio come un cagnolino,insomma, lei mangiava e mi graffiava.In più doveva stare in gabbia nella veranda al sole fino a quando arrivavo io.Poi dovevo stare attenta che quando la lasciavo in giardino non scappasse.Era una noia!!!!!!!!
    Un giorno però successe una cosa che mi fece cambiare idea.Mentre stavo facendo i compiti Nuvola a incominciato a sbattere sulla gabbia.Sembrava impazzita.Sono andata a vedere cosa stava facendo.Quando sono arrivata da lei,con mia sorpresa,ho visto una donna ferma dal cancello dell'entrata.Poi ho visto la stessa donna andarsene mentre io provavo a tranquillizare Nuvola.Di sicuro se ne sarà andata per il rumore e di sicuro quella donna non si avvicinerà più al cancello.Da quel giorno Nuvola è diventata per me come un cane di guardia e se dovesse rissuccedere so cosa fare.Nuvola mi a tolto molta solitudine.

    RispondiElimina
  11. Anche io ho una storia da raccontare, quando facevo la quinta elementare la mia cagnolina che si chiamava Laika fece 10 cucciolotti di cui 3 non sono sopravvissuti al parto, gli altri sette li abbiamo dovuti dare via perché non potevamo tenere 11 cani in un cantiere, per mio padre era già difficile con quattro, con 11 non potevano neanche muoversi per lavorare! anche se il mio cantiere è grande 11 cani non ci stavano . Dopo 3 o 4 mesi ne fece altri 12,io non vedevo l'ora di andare in cantiere, quando andai in cantiere riempì di baci Laika e presi subito in braccio i cucciolotti a sole due settimane di vita, di solito si deve aspettare che abbiano un mese ma se il tuo cane ti fa capire che si fida e che per lui non c'è problema potrebbe farteli prendere in braccio anche a due o meno settimane di vita, a proposito di gatti ho assistito anche al parto della mia gattina,ne aveva fatti quattro, tre femmine e un maschio, il maschietto è un birichino a tre o quattro giorni di vita è uscito dalla cuccia, la gattina non si poteva alzare, doveva allattare i cuccioli allora lo presi io e lo misi nella cuccia, da quel giorno presi i gattini in braccio e la mia gatta non mi disse niente, si fidava di me! o meglio si fida ancora di me ma per i cuccioli ho pianto tantissimo, la mia preferita l'ho chiamata jinjer, mi voleva tantissimo bene , era di un biondiccio scurito e era tigrata con gli occhi blu era bellissima un giorno mentre ero in casa mia sorella andò sul balcone e entro dicendo "Giorgia,Giorgia ,sbrigati Jinjer è andata dai di sotto corri , la mia gattina ci lasciò la pelle, piango ancora adesso per Jinjer ma spero che viva bene lassù, la stessa cosa è successa con l mio piccolino , Pepe, lo stesso giorno che morì Jinji mio padre mi portò Pepe e sua sorella Kitti, che però, morì per cause naturali , Pepe è morto venerdì scorso lo piango tantissimo e quando ci penso giuro a me stessa di proteggere tutti gattini che hanno bisogno di una famiglia e di amore. Dico sempre di voler fare la veterinaria ,ma credo che farò anche la biologa, e voglio andare in Africa e nella Foresta Amazzonica a curare e fare documentari sugli animali, inoltre imparerò un sacco di lingue e farò volontariato al canile, voglio che tutti gli animali abbiano un futuro felice
    2E

    RispondiElimina

Ciao, hai letto il post e vuoi intervenire con un commento personale?
Bene, qui sotto puoi scrivere opinioni, complimenti, richieste, ecc.
(I commenti appariranno solo dopo essere stati approvati dall'Amministratore).

Forse ti interessano:

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...